L’uso degli antimicrobici in veterinaria e la farmaco resistenza

La scoperta degli antibiotici ha apportato un significativo passo avanti nel trattamento di diverse malattie infettive, un vantaggio che vale sia per gli esseri umani che per gli animali.

Negli ultimi anni però la diffusione di patogeni resistenti agli antibiotici rischia di vanificare i vantaggi fino ad ora registrati. L’uso non corretto di questi farmaci può essere anche responsabile della riduzione sia dell’efficienza degli allevamenti sia della sicurezza delle produzioni.

Pertanto un uso prudente degli antibiotici non può che essere strettamente connesso all’applicazione di elevati standard di benessere in allevamento e di biosicurezza aziendale. Di conseguenza un approccio integrato al fenomeno dell’ABR rappresenta un elemento fondamentale per contrastarne l’insorgenza.

In particolare tra le principali azioni in veterinaria ci sono:

  • sistema informatizzato di tracciabilità del medicinali veterinari (compresa la ricetta elettronica) obbligatoria dal 16 aprile 2019;
  • sistema di Classy Farm per la categorizzazione del rischio all’interno degli allevamenti;
  • attività di farmacosorveglianza;
  • formazione degli stakeholders (medici veterinari, farmacisti, operatori);
  • linee guida per l’uso prudente degli antibiotici;
  • finanziamento della ricerca in materia di antibiotico-resistenza in campo veterinario;
  • partecipazione al progetto europeo ESVAC (sistema di sorveglianza europea sulle vendite di antimicrobici nel settore veterinario).

Il sistema di Classy Farm

La Direzione della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della salute Negli ultimi due anni ha implementato un sistema informatizzato, denominato ClassyFarm, che consente la categorizzazione dell’allevamento in base al rischio basandosi su metodi armonizzati e scientificamente validati nel rispetto della massima trasparenza a cui è tenuta l’autorità competente per l’attività di controllo ufficiale.

ClassyFarm è una innovazione tutta italiana, risultato di un progetto voluto e finanziato dal ministero della Salute e realizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lombardia ed Emilia Romagna con la collaborazione dell’Università di Parma.

è a disposizione di medici veterinari ufficiali, medici veterinari aziendali e allevatori impegnati a monitorare, analizzare i dati rilevati e ad indirizzare gli interventi in allevamento per conformarsi e recepire appieno l’impostazione della recente normativa europea in materia di Animal Health Law e di Official controls.

In questo modo il sistema consente di migliorare e agevolare la collaborazione ed il dialogo tra gli allevatori e l’autorità competente per elevare il livello di sicurezza e di qualità dei prodotti della filiera agroalimentare, rafforzare la prevenzione delle malattie animali e la lotta all’antimicrobico-resistenza e rendere più efficiente il controllo ufficiale.

La nuova piattaforma elabora i dati raccolti durante lo svolgimento dei controlli ufficiali, quelli messi a disposizione da sistemi già in uso e quelli dell’autocontrollo resi disponibili dall’operatore, su base volontaria, ed inseriti a sistema dal veterinario aziendale, così come definito dal Decreto del Ministro della salute 7 dicembre 2017.